venerdì 31 luglio 2015

Chi tace (non) acconsente



Il 29 luglio scorso, al Consiglio Comunale, vi erano ben 14 punti all'ordine del giorno, molti dei quali di grande interesse per i cittadini. In sostanza, è stata votata quasi tutta la tassazione comunale per il 2015, più una nostra mozione. Vediamo nel dettaglio:



Il 1° punto riguardava, come di consueto, l'approvazione dei verbali della seduta precedente.

Il 2° punto non prevedeva alcuna votazione: era semplicemente una comunicazione che riguardava il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi del 2014, una formalità.

Il 3° punto consisteva in alcune piccole modifiche al Regolamento Comunale per la IUC. Il Comune doveva semplicemente recepire delle disposizioni dettate dal Governo. Abbiamo votato a favore.

Il 4° punto era l'approvazione del piano finanziario per la TARI 2015, la tassa rifiuti. Dato che il Governo costringe i comuni a finanziare interamente il costo di gestione dei rifiuti tramite la TARI, non vi era alcuna possibilità di diminuire il tributo, considerato poi che il ciclo dei rifiuti viene oggi gestito per mezzo di una convenzione fra vari comuni che vede Sesto Calende come capofila. Pertanto abbiamo votato a favore. E, di conseguenza, abbiamo votato a favore anche del punto successivo, il 5°.



Il 6° punto era la determinazione delle aliquote IMU per l'anno corrente. Si è sostanzialmente confermato le stesse aliquote dell'anno passato. Su questo punto ci siamo astenuti.


Il 7° punto riguardava l'aliquota TASI per l'anno corrente...

venerdì 19 giugno 2015

VareseNews - Cooperativa


Segnaliamo l'articolo di VareseNews che ha deciso di pubblicare per intero un nostro comunicato stampa sull'inaugurazione del nuovo edificio ex-Cooperativa. Buona lettura!

mercoledì 17 giugno 2015

Ci risiamo...



Il 16 novembre dell'anno scorso (clicca qui), su questo stesso sito internet avevamo segnalato la manifesta inefficienza del sistema di scolo delle acque piovane a Comabbio.

In quei giorni, infatti, a causa delle massicce precipitazioni, si erano verificati consistenti allagamenti di giardini e cantine, esplosioni di tombini, allagamenti di strade ed esondazioni di corsi d'acqua secondari.

All'epoca l'Amministrazione liquidò la nostra segnalazione affermando che si trattasse di eventi «straordinari», accusandoci di «inutile allarmismo».

L'evento «straordinario», neanche a farlo apposta, si è ripetuto a distanza di 7 mesi, e questa volta con maggiore violenza. 

Per questo motivo abbiamo scritto un'interrogazione al sig. Sindaco per chiedere quali interventi abbia in progetto con l'intento di mitigare gli effetti di simili eventi, quali ammodernamenti del sistema di scolo delle acque piovane o quali manutenzioni straordinarie.

E' giunto il momento, vista l'oggettività dei fatti accaduti, che si cominci a prendere sul serio quello che è oramai un fatto incontestabile: il sistema di scolo non è adeguato.

I casi sono due: o l'Amministrazione intende continuare a ricevere lamentele e richieste di risarcimento danni per i prossimi 4 anni, oppure interviene in modo risolutivo.

Come sempre, rinnoviamo la nostra disponibilità a discutere con l'Amministrazione delle possibili soluzioni.

sabato 13 giugno 2015

Lucio Fontana - EPILOGO


Di recente, abbiamo appreso che l'Amministrazione, insieme alla Fondazione Lucio Fontana e col patrocinio della Regione Lombardia, ha indetto una mostra fotografica e documentaria su Lucio Fontana in occasione dell'inaugurazione della Sala Polivalente che si terrà sabato 20 giugno 2015 alle ore 18.00 (clicca qui). 

Dal momento che si tratta di un'ottima idea, non possiamo che fare i nostri più sinceri complimenti all'Amministrazione.

Il valorizzare la figura del grande artista comabbiese è sempre stato un nostro pallino, fin dalle scorse elezioni.
Prova ne è il gran numero di articoli che abbiamo pubblicato al riguardo, nei quali insistevamo affinché l'Amministrazione organizzasse una mostra personale in vista dell'EXPO:

2 maggio 2014: «PROGRAMMA ELETTORALE - Lucio Fontana» (clicca qui)
4 novembre 2014: «Lucio Fontana (parte 2)» (clicca qui)
7 marzo 2015: «Buone notizie» (clicca qui).

Il 13 maggio 2014, quando presentammo la lista presso la Sala Consigliare del Comune, passammo quasi 10 minuti ad illustrare ai presenti i nostri progetti per la valorizzazione della figura del grande artista comabbiese, fra cui una mostra in occasione dell'EXPO con il contributo della Fondazione Lucio Fontana, da tenersi nella sala polivalente del nuovo edificio ex Cooperativa. All'epoca fummo i soli a proporre un'idea simile (qui di seguito il video, minuto 11).


Tempo dopo, parlandone con alcuni membri della Maggioranza, avevamo insistito affinché l'Amministrazione organizzasse una mostra proponendo di discuterne insieme (visto che non ci sembrava giusto proporre senza darci da fare in prima persona), ma ricevendo in cambio un secco NO.

Oggi, questa nostro sogno si è finalmente realizzato e ne siamo assolutamente fieri. E' bello constatare che, una volta tanto, le nostre idee vengano messe in pratica e non soltanto cestinate.

sabato 6 giugno 2015

La Coop sei tu (Parte 2)


Pubblichiamo la risposta dell'Ufficio Tecnico alle nostre domande circa lo stato dei lavori del nuovo edificio ex-Cooperativa (clicca qui) datate 5 febbraio 2015, da cui abbiamo tratto le informazioni per gli articoli contenuti nell'ultimo numero di Giovani News (clicca qui).



Qui di seguito la risposta alla nostra richiesta di ulteriori chiarimenti:


venerdì 5 giugno 2015

Ridiamoci su...

Il 7 febbraio di quest'anno abbiamo presentato una mozione per chiedere la rimozione delle telecamere di sorveglianza recentemente istallate sul muro della cappelletta della Madonnina (clicca qui).

Il 30 aprile di quest'anno la mozione è stata messa ai voti al Consiglio Comunale e bocciata categoricamente. La motivazione fu: «Nessuno si è mai lamentato» (clicca qui).

Oggi due tecnici stavano lavorando alla cappelletta per spostare i cavi delle telecamere in un punto «meno visibile» della cappelletta stessa (con ulteriore aggravio di spesa per i cittadini).

Interpellati, essi ci hanno riferito di essere stati mandati dall'Amministrazione per via delle numerose lamentele giunte in Comune. 



E meno male che «Nessuno si è mai lamentato».

Fra l'altro, come abbiamo già fatto notare, è abbastanza curioso che sull'edificio viga il divieto di affissione ai sensi dell'art. 663 del Codice Penale, nello stesso momento in cui l'Amministrazione trapana, istalla fili elettrici, antenne, contatori e chi più ne ha più ne metta... Ma la Legge non era forse uguale per tutti?


sabato 23 maggio 2015

Consigli Online


Il 3 ottobre 2014 ci eravamo dichiarati favorevoli alla proposta presentata da Comabbio in Movimento di registrare e pubblicare online le sedute del Consiglio Comunale (clicca qui).

Oggi abbiamo presentato, insieme ai colleghi di Comabbio in Movimento, una mozione in cui chiediamo una specifica modifica del Regolamento che consenta di effettuare registrazioni audio e video del Consiglio Comunale, come avviene oramai in tantissimi comuni italiani.

Il Regolamento, vecchio oramai di qualche decennio, non permette di rendere pubblici i consigli in questo modo, una cosa oramai superata da molti pareri del Garante della Privacy, da leggi e da numerosi altri Regolamenti Comunali.

Ma abbiamo fatto di più. Abbiamo anche presentato il testo di un apposito Regolamento comunale per la disciplina delle registrazioni audio e video delle sedute del Consiglio Comunale, un documento di 11 articoli che si prefigge di regolamentare le modalità con cui le registrazioni dovranno essere effettuate, al fine di evitare che il tutto si risolva in una 'giungla'.

Un'Amministrazione che abbia nulla da nascondere non ha alcun timore di pubblicizzare online le sedute del proprio Consiglio.

sabato 16 maggio 2015

Giovani News n. 4 - 2015


Stamattina abbiamo distribuito, in tutte le case di Comabbio, il nuovo numero di Giovani News.

In esso sono presenti 3 articoli incentrati sul 'disastro Cooperativa' e due sulle varie proposte che abbiamo presentato al Consiglio Comunale del 30 aprile scorso.

Buona lettura!

domenica 3 maggio 2015

Festa dell'Amore


Sfruttiamo un po' della grande visibilità offerta dal nostro sito internet per segnalare a tutti i cittadini questa splendida iniziativa organizzata dall'Unità Pastorale in collaborazione con la Proloco di Comabbio.

Si terrà sabato 30 maggio presso il Parco Mariano di Comabbio, conosciuto ai più come 'Spiaggia del Prete'.

N.B. Per il pranzo è necessaria l'iscrizione. E' possibile iscriversi presso il Bar della Pesa di Comabbio o presso le Sorelle Pavan di Comabbio.

sabato 2 maggio 2015

Consiglio Comunale del 30 aprile 2015 - Come abbiamo votato

L'errata convocazione del Consiglio


Dopo quattro mesi, torna a riunirsi il Consiglio Comunale di Comabbio. All'ordine del giorno ben 9 punti di cui 3 presentati da noi.

Prima dell'inizio della seduta, abbiamo dato lettura di una replica, da noi scritta e messa a verbale, in cui rispondevamo alle infondate e diffamatorie accuse a noi rivolte per iscritto dal sig. Sindaco di aver violato la legge sulla privacy scattando delle fotografie al Consiglio Comunale (clicca qui).

Il 1° punto, ossia l'approvazione dei verbali della seduta precedente è passato col nostro voto favorevole.

Il 2° punto consisteva nella rettifica di un errore compiuto nel Piano di Governo del Territorio. Trattandosi di un atto dovuto, abbiamo votato a favore.

Il 3° punto riguardava l'approvazione del Regolamento per le Spese di Rappresentanza, una pura formalità dal momento che il Comune, a detta del sig. Sindaco, non effettua spese di rappresentanza. L'abbiamo approvato, dal momento che regolamentare le spese di rappresentanza non ci trova pregiudizialmente contrari.

Il 4° punto, ossia il Piano di Razionalizzazione delle Società Partecipate, era anch'essa una pura formalità sulla quale, però, ci siamo astenuti, non potendo formulare un pieno giudizio circa l'attività svolta dalle società partecipate dal Comune, rimandando alla decise che prenderà in merito la Corte dei Conti.

Il 5° punto era l'approvazione del Bilancio Consuntivo 2014. Nelle precedenti sedute ci siamo sempre espressi a sfavore del Bilancio 2014, ed anche questa volta abbiamo votato contro. Questo per il semplice fatto che il Bilancio non è altro che l'espressione delle politiche messe in atto dalla Maggioranza, da noi non pienamente condivise. E siamo stati i soli a votare contro.

Giungiamo dunque alle nostre tre mozioni. La prima riguardava il Prestito d'Onore. Invitiamo tutti quanti a leggere le spiegazioni da noi fornite in un articolo del 17 marzo 2015 (clicca qui). La mozione è stata bocciata con le seguenti giustificazioni.

1) Se il richiedente non restituisse il prestito concesso, la riscossione coatta potrebbe costare più della somma prestata. Peccato che, per sua struttura e per quanto previsto dalla legge, il prestito d'onore non prevede una riscossione coatta. In caso di mancata restituzione è prevista una penalizzazione futura e la somma rimarrebbe a fondo perduto.

2) Già il Comune eroga sussidi. Sì, ma sono tutti a fondo perduto. Come sostenuto dal consigliere dott. Dario Leoni, il prestito d'onore consentirebbe di uscire dalla logica puramente assistenziale responsabilizzando il cittadino dei confronti dell'Amministrazione.

3) La Maggioranza preferirebbe forme di lavoro, piuttosto che prestiti. Tuttavia, nel regolamento da noi presentato è prevista la possibilità di sostituire alla restituzione del prestito la prestazione di lavori occasionali.

4) Riguardo a quest'ultimo punto ci è stato fatto notare che, in tal caso, il Comune dovrebbe assicurare gli aderenti sugli infortuni e sulla responsabilità civile. Prima l'Amministrazione propone il Servizio Civico in sostituzione del Prestito d'Onore (entrambe proposte presentate da noi), poi contesta la sua stessa proposta sostenendo che sarebbe necessario fare le assicurazioni RC e Infortuni.

5) Aiutare una famiglia che, momentaneamente, si trova in difficoltà prestandole i soldi per pagare la bolletta sarebbe un «mettere una toppa». Voteremmo a favore se fosse, invece, una forma di credito alle piccole e medie imprese. Abbiamo fatto notare che micro-credito e Prestito d'Onore sono due istituti giuridici differenti e che noi, in quel momento, stavamo parlando di Prestito d'Onore, non di micro-credito.

In generale, non comprendiamo come in molti altri Comuni regolamenti identici al nostro siano stati approvati senza alcun pregiudizio mentre a Comabbio sembra impossibile introdurne uno simile (Comune di Bodio Lomnago [clicca qui], tanto per citarne uno).

Il 7° punto riguardava la rimozione delle telecamere poste sul muro della cappelletta della Madonnina (clicca qui). Il motivo della bocciatura, ricevuta da questa nostra mozione, è semplice: nessuno (a detta della Maggioranza) si è lamentato. A parte il fatto che moltissimi cittadini si sono lamentati (eccome!) con noi, ma che senso avrebbe una simile affermazione? Se domani istallassero delle telecamere sulla Pietà del Michelangelo o sull'Ultima Cena di Leonardo e nessuno si lamentasse sarebbe una cosa giusta? A detta della Maggioranza, ci pare di capire, il giusto e lo sbagliato è dettato dal livello di lamentela dei cittadini. Ci asteniamo dal commentare.

L'8° punto, che per «errore» non era stato iscritto all'ordine del giorno, è la nostra mozione con cui chiedevamo che il dispensario farmaceutico sia trasferito nel nuovo edificio ex Cooperativa, a fianco degli ambulatori medici di base (clicca qui). La stessa mozione era già stata presentata da noi il 6 giugno 2014 e all'epoca era stata bocciata senza motivazione (clicca qui). Ripresentata il 3 gennaio 2015, è stata messa ai voti. E qui la sorpresa. Ci viene detto che la nostra mozione è «superata» perché, dopo aver sommariamente bocciato la proposta l'anno scorso, l'Amministrazione si è accorta di quanto fosse ottima e l'ha messa in atto. La mozione, dunque, è passata ma con un MA: i membri della Maggioranza si sono astenuti in blocco. Se davvero si trattava una buona proposta (tanto che l'Amministrazione l'ha persino realizzata) perché mai non votare a favore? Forse perché era una nostra proposta.

Qui di seguito le statistiche aggiornate.

Finora si sono celebrati 6 Consigli Comunali. In tutto 48 punti all'ordine del giorno, di cui 

39 (81%) proposti dalla Maggioranza
9 (18%) da noi. 

Noi abbiamo votato:

9 volte contrari
10 volte astenuti
29 volte a favore.

Cioè:

18,75% contrari
20,83% astenuti
60,42% a favore.

Sulle proposte presentate dalla Maggioranza (finora 39), così abbiamo votato:

9 volte contrari
10 volte astenuti 
20 volte a favore


Cioè:

23% contrari
25,65% astenuti
51,35% a favore.

Sulle proposte presentate da noi (finora 9), la Maggioranza ha votato così:

0 volte a favore
8 volte contrari
1 volta astenuti

Cioè:

0% a favore
88,9% contrari
11,1% astenuti.

martedì 17 marzo 2015

Prestito d'Onore (una proposta concreta contro la crisi)



Dando attuazione al nostro Programma Elettorale (cap. Politiche Sociali, punto 5 clicca qui), stamattina abbiamo presentato il Regolamento Comunale per il Prestito d'Onore, che sarà votato al prossimo Consiglio Comunale.

Il documento, da noi redatto e concepito sull'esempio di quanto fatto negli altri comuni che l'hanno introdotto, consiste in appena 9 articoli con i quali si intende costruire la struttura giuridica che sarà alla base dell'erogazione di prestiti d'onore.

Ma in cosa consiste il Prestito d'Onore?

Supponiamo che una famiglia od un singolo cittadino debbano far fronte ad una spesa straordinaria ed essenziale (spese mediche, acquisto di apparecchiature per l'assistenza degli anziani, bollette etc) e che non abbiano le forze economiche per sobbarcarsi un simile obbligo.

Supponiamo che non godano di altre forme assistenziali, quali assegni sociali o altre prestazioni a carico del Sistema Sanitario Nazionale.

Costoro potrebbero, qualora il Prestito d'Onore fosse introdotto, recarsi in Comune e ricevere un prestito senza interessi né spese da 100 a 3.000 €, che potrebbero restituire con rate mensili a partire dal sesto mese dall'erogazione e per un periodo non superiore a 24 mensilità.

Per accedere al Prestito d'Onore dovranno produrre una ben specifica documentazione attestante:

a) L'impossibilità di far fronte alla spesa di carattere straordinario con mezzi propri.
b) L'assoluta necessità di quella spesa.
c) Di essere residenti nel Comune di Comabbio da almeno un anno.
d) Di essere in grado di restituire il prestito concesso.

Alle rate mensili, come previsto dall'art. 8 del Regolamento da noi proposto, si potranno sostituire prestazioni di lavoro occasionale nel settore della cura del verde pubblico, dell'assistenza agli anziani, della manutenzione dei beni comunali etc.

Questo strumento ci appare il più immediato ed efficace per andare incontro alle necessità di quelle famiglie che, in questo periodo di crisi, hanno bisogno di una mano. E la cosa ci piace ancor di più dal momento che è a costo zero per il Comune.

Il Presito d'Onore, previsto dalla Legge Quadro n. 328 del 2000, prima di essere pienamente attuato dovrà essere finanziato tramite un'apposita voce inserita nel Bilancio di Previsione. Siamo fiduciosi che questo primo passaggio, ossia l'approvazione del Regolamento, vada in porto.

sabato 7 marzo 2015

Buone Notizie


Con la delibera di giunta n. 4 del 2015, l'Amministrazione ha reso noto a quale personalità intende intitolare la sala polivalente del nuovo edificio ex Cooperativa: Lucio Fontana.

E' senza dubbio una buona notizia. Dopo aver lungamente criticato l'Amministrazione, fra l'altro, a causa della sua mancanza d'attenzione per il grande artista comabbiese (riconosciuto tale a livello internazionale), oggi vogliamo lodarla per un qualcosa che speriamo possa essere il primo passo verso un lungo processo che porterà alla sua piena valorizzazione.

Più volte, infatti, abbiamo presentato proposte quali una mostra con opere inedite in occasione dell'EXPO di Milano, il 2 maggio 2014 (clicca qui) e il 4 novembre 2014 (clicca qui).

Nella delibera, in fondo, troviamo scritto che è intenzione dell'Amministrazione allestire una mostra fotografica (forse) in occasione dell'inaugurazione. Siamo lieti che la nostra proposta sia stata alla fine accolta. Ora ci aspettiamo che si dia seguito alle promesse fatte.

domenica 1 marzo 2015

La COOP sei tu



In un volantino pubblicato dall'Amministrazione 4 mesi fa troviamo scritto: «L'edificio ex Cooperativa sta per essere ultimato: l'intero complesso verrà consegnato alla popolazione entro il primo trimestre 2015».

Una promessa che, già allora, ci appariva quanto meno difficile da mantenere. 

Sono passati 4 mesi e, ad oggi, mancano 31 giorni alla data promessa (il 31 marzo 2015) e non ci pare che l'edificio potrà essere ultimato per quella data.

Così abbiamo deciso di fare chiarezza circa i motivi di questi incredibili ritardi, ma soprattutto abbiamo deciso di appurare se la giustificazione finora addotta dall'Amministrazione corrisponda al vero (ossia «causa pioggia»). 

Abbiamo chiesto una ricca documentazione a tal riguardo, documentazione che speriamo possa far luce su questo aspetto della vicenda, sul quale ci eravamo già espressi il 14 settembre 2014 (clicca qui).

sabato 7 febbraio 2015

Oh mia bella MADUNINA...




Pochi giorni fa qualcuno ha istallato due telecamere a circuito chiuso sul muro della cappella della «Madonnina». Qualcuno che, con ogni probabilità, non sapeva di avere a che fare con un monumento storico risalente al 1574, almeno, nonché con un edificio di culto caro a moltissimi comabbiesi, testimone della pia devozione popolare per la Madonna del Rosario.

Quel qualcuno, stando ai documenti, è l'Amministrazione Comunale di Comabbio. 

Di tutti i supporti che si potevano trovare all'occorrenza (non da ultimo un bel palo d'acciaio conficcato nel terreno) proprio una cappella rurale del XVI secolo.

Tale edificio storico è sopravvissuto per quasi 5 secoli totalmente integro. Ma negli ultimi anni ha cominciato ad accusare i primi segni di decadenza.


L'enorme piantone che lo affianca, divenuto oramai di proporzioni abnormi, ne sta minando la stabilità. Le radici, infatti, si sono infilate al di sotto della struttura e la stanno gradualmente danneggiando.

Sui muri perimetrali corrono cavi della luce e sono stati posizionati i contatori elettrici.


Qualcuno, in passato, ne proponeva addirittura l'abbattimento per allargare la strada.

Già la nostra «Madonnina», dunque, è sufficientemente a rischio; se si può evitare, per lo meno, di utilizzarla come palo della luce ne saremmo grati. 

Per questo motivo abbiamo presentato una mozione, da votarsi al prossimo Consiglio Comunale, per chiedere la rimozione delle telecamere lì istallate e la loro collocazione su di un altro supporto.


C'è un altro motivo che ci ha spinto a presentare una simile mozione: le telecamere lì collocate sono troppo basse rispetto al livello della strada e, con grande facilità, potrebbero essere danneggiate da vandali o malintenzionati. Vista, poi, l'enorme spesa effettuata dal Comune per la loro collocazione (44.652,00 €), preferiremmo che siano collocate in una posizione più difficilmente raggiungibile.







STORIA DELLA MADONNINA


Alla metà del 1500 la cappella della Madonnina fa la sua prima comparsa nei documenti storici. All'epoca era dedicata a San Macario, un santo benedettino protettore del raccolto e degli agricoltori, ed era una delle 3 cappelle presenti a Comabbio: San Bernardo (in via ai Prati, culto cistercense, oggi scomparsa), San Rocco (abbattuta e poi ricostruita) e San Macario, per l'appunto. 

La prima citazione la si rinviene nella visita pastorale di San Carlo Borromeo, che venne a Comabbio il 20 luglio 1574. Il santo arcivescovo la descrisse minuziosamente. In seguito le citazioni si fanno sempre più frequenti, fino al 1748, anno in cui se ne perde momentaneamente traccia.

Nel 1858, nel Cessato Catasto Lombardo, ricompare come «Cappella della Madonna del Rosario». C'è una leggenda popolare a giustificazione di questo cambio di dedicazione, qui riproposta:

All'inizio del XIX secolo si verificò una imponente invasione di lupi nei boschi intorno a Comabbio. Una di queste bestie, una notte, si introdusse in una casa e rapì dalla culla un neonato. La madre, disperata, invocò l'aiuto della Madonna e, poco dopo, il lupo ridiscese dai boschi e depositò il neonato nei pressi della cappella di San Macario. In onore di questo fatto miracoloso, i Comabbiesi cambiarono la dedicazione in «Cappella della Madonna del Rosario».


Di recente è stato rinvenuto un diploma di Napoleone Bonaparte, all'epoca già imperatore, che istituiva la caccia al lupo nei boschi intorno a Comabbio, datato 1805. Una singolare coincidenza.

sabato 17 gennaio 2015

CENSURA: Tentativo Sventato

Fonte: varesenews.it
Il 23 dicembre 2014, in apertura di Consiglio Comunale, il sig. Sindaco ha letto la seguente dichiarazione, palesemente (e innegabilmente) riferita a noi:

«In apertura di seduta ritengo opportuno rimarcare che l'Amministrazione comunale stigmatizza recisamente  ogni condotta di raccolta di immagini non autorizzate entro e a margine delle sedute di questo consiglio comunale e, a maggior ragione, ogni forma di improprio utilizzo anche attraverso social media di tali immagini, in violazione dei diritti alla riservatezza e alla onorabilità del corpo politico, dei suoi appartenenti e di tutti coloro che partecipano al più importane momento di vita democratica comunitaria.
L'amministrazione comunale ritiene che l'esercizio del diritto di critica politica, pur in ogni forma anche aspra, non debba comunque mai travalicare tali limiti. L'amministrazione comunale, nel riservarsi ogni più ampia forma di tutela a fronte di tali comportamenti, ribadisce la piena recettività dei principi e delle norme espressi dal regolamento del consiglio comunale, in particolare dall'art. 38, III comma T.U.O.E.L. che recita: "il Consiglio ha potestà di disciplinare, con apposite norme regolamentari, ogni aspetto attinente al funzionamento dell'assemblea". 
La presente comunicazione viene formulata nell'auspicio che condotte non conformi con le norme da ultimo registrate e con i più elementari precetti su cui deve trovare fondamento la vita politica in questo comune non abbiano più a ripetersi».


Ma cos'è accaduto? 
Dove avremmo effettuato una «raccolta di immagini non autorizzate»?
E dove avremmo fatto un «improprio utilizzo» di tali immagini?
Quando e dove avremmo violato la legge sulla privacy?
In sostanza: di cosa ci ha accusato?

Lo spieghiamo noi, visto che al sig. Sindaco sono sfuggiti alcuni particolari e visto che, con questa dichiarazione, il sig. Sindaco ci ha accusato di aver commesso un reato che in realtà non abbiamo commesso, stando alla legge.

Il 29 novembre 2014, prima che il Consiglio avesse inizio, il nostro collega sig. Lorenzo Frascotti si è recato dal Segretario Comunale dott. Antonio Basile e, in presenza del sig. Sindaco, ha domandato se fosse possibile scattare e divulgare delle fotografie del Consiglio all'opera.

Il Regolamento, infatti, non lo vieta; ed infatti, la risposta del sig. Segretario è stata affermativa.

 Così, il nostro collega sig. Lorenzo Frascotti ha scattato due fotografie e, il giorno dopo, le abbiamo aggiunte ad un articolo sul nostro sito internet (clicca qui).

Un mese dopo il sig. Sindaco ci ha accusato, con la sopracitata dichiarazione, di aver raccolto in modo abusivo quelle immagini fotografiche e che, sì facendo, abbiamo leso i «diritti alla riservatezza e alla onorabilità del corpo politico».

Ma non è stato lo stesso Segretario ad autorizzarci? E il sig. Sindaco non era forse lì che ascoltava? Non ha visto il sig. Lorenzo Frascotti che si alzava e girava per la sala scattando fotografie? E se l'ha visto, come mai non glielo ha impedito, visto che, secondo lei, è una cosa contro-legge?

E non è stato lo stesso Garante della Privacy, in un parere dell'11 marzo 2002, a sostenere che pubblicare immagini dei Consigli Comunali non sia violazione della privacy? (Clicca qui per leggere il parere del Garante).

E non è forse la legge a sostenere che per esserci una violazione della privacy dovrebbe verificarsi una diffusione di immagini non autorizzate? Nel caso di specie l'autorizzazione è stata richiesta e accordata, il Garante è dalla nostra parte e non esiste un articolo del Regolamento che vieti di fare quello che abbiamo fatto noi.

La dichiarazione del sig. Sindaco ci diffama e lede la nostra onorabilità. E l'atto è tanto più grave in quanto commesso in una sede istituzionale, nelle vesti di sindaco, nonché messo a verbale!

C'è poi un'altra cosa che ci lascia alquanto interdetti. Il sig. Sindaco, nella sua dichiarazione, richiama un articolo di legge che dice, banalmente, che il Consiglio può disciplinare qualunque aspetto lo riguardi direttamente, incluse le fotografie del Consiglio Comunale. 


Il dott. Dario Leoni, a tal riguardo, ha fatto notare al sig. Sindaco una cosa molto semplice: se davvero non le piace che si pubblichino fotografie, perché non lasciare che sia il Consiglio stesso a decidere? Perché non ha presentato il testo di un apposito Regolamento che impedisse di scattare fotografie? Perché si è limitata ad una dichiarazione senza alcun valore legale e per di più sbagliata nella sua impostazione (oltre che diffamatoria)?

Invitiamo il sig. Sindaco ad essere più accorta e a non più mettere a verbale dichiarazioni fuorvianti e diffamatorie nei nostri riguardi (poiché il riferimento a noi è palese). La invitiamo a non più accusarci di aver agito contro la legge e i regolamenti quando, in realtà, li abbiamo rispettati in pieno. E la invitiamo a presentare un regolamento che vieti di scattare fotografie al Consiglio perché, se proprio è sua intenzione vietarlo, questo è ciò che deve fare.

Attualmente, infatti, a Comabbio è pienamente consentito scattare e divulgare fotografie del Consiglio Comunale. E noi lo faremo ancora. E ciò in forza dell'art. 25 della Costituzione che vieta di punire un cittadino per un qualcosa che non è espressamente vietato dalla legge (principio di legalità).

Smetteremo di farlo solamente quando a Comabbio verrà approvata un regolamento che ce lo impedisce, anche se nutriamo forti dubbi circa la legittimità di un simile regolamento. 

Per intanto abbiamo scritto al sig. Sindaco una lettera (qui sotto allegata) in cui chiediamo che la nostra replica sia pubblicata sul sito internet del Comune. In difetto di ciò, ci riserviamo di procedere per altre vie al fine di tutelare la nostra onorabilità che il sig. Sindaco ha infangato con la sua dichiarazione.

sabato 3 gennaio 2015

A proposito di FARMACIA

Attualmente a Comabbio esiste solo un dispensario farmaceutico, aperto pochi giorni alla settimana, per poche ore e per di più in cima a due rampe di scale.



Già il 15 maggio dell'anno passato avevamo segnalato questa difficoltà per i molti anziani che dipendono da quel dispensario, non essendo automuniti. Avevamo proposto una soluzione molto semplice: trasferire il dispensario nel nuovo edificio ex Cooperativa, vicino agli ambulatori medici di base (clicca qui).

Non era una novità: nel progetto originario del nuovo edificio ex Cooperativa era prevista la farmacia all'interno della struttura, e noi, all'epoca, eravamo più che d'accordo. In seguito, l'Amministrazione cambiò idea, con nostro disappunto, e per lungo tempo la sollecitammo a ritornare sui suoi passi.

Il 6 giugno di quest'anno, con l'inizio della nuova legislatura, avevamo subito riproposto tale soluzione all'Amministrazione, in forma di emendamento alle Linee Programmatiche di Mandato (clicca qui), ma la nostra proposta fu bocciata senza una valida giustificazione.

La data di fine lavori del nuovo edificio ex Cooperativa è stata fatta slittare per cinque volte e attualmente è prevista per il primo trimestre del 2015 (clicca qui). Data la prossimità temporale, vogliamo riproporre per l'ennesima volta questa soluzione, certi che la nostra perseveranza alla fine verrà premiata. 

Immaginate un anziano signore che deve andare dal dottore; l'ambulatorio si troverebbe nel nuovo edificio ex Cooperativa. Egli si reca dal suo medico e, conclusa la visita, il dottore gli prescrive alcuni farmaci. L'anziano signore, a quel punto, dovrebbe uscire dal nuovo edificio ex Cooperativa, attraversare la piazza dove passano le automobili, farsi due rampe di scale e altri cinque gradini prima di giungere al dispensario farmaceutico. 


Nell'immagine è ritratto il Palazzo Municipale. Come si vede, raggiungere il dispensario che si trova in cima a quelle scale non è propriamente agevole per una persona anziana

Nel nuovo edificio ex Cooperativa c'è spazio sufficiente a collocare il dispensario sullo stesso piano dei medici di base. L'anziano signore, invece che andare in pellegrinaggio dall'altra parte della piazza arrampicandosi in cima a due rampe di scale, non dovrebbe far altro che uscire da una porta ed entrare in un'altra. 

Certo, non è la soluzione a tutti i problemi più gravi che attanagliano la vita di tutti i giorni, ma sarebbe senza dubbio un piccolo grande sollievo sia ai molti anziani che vivono in paese, sia alla logica stessa.

La nostra proposta è stata presentata stamane in Comune e sarà inserita all'ordine del giorno del primo Consiglio Comunale in programma.