venerdì 30 settembre 2016

CAPPELLETTA: Parte Terza




Riceviamo e pubblichiamo questa recente lettera dell'Architetto Alberto Sciarini indirizzata alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio della Lombardia riguardo le telecamere poste sulla cappelletta della Madonnina a gennaio 2015.

Il 31 gennaio 2015 abbiamo formalmente chiesto che simili istallazioni fossero rimosse (clicca qui).
La risposta ci è giunta il 30 giugno 2015: un no secco. La giustificazione è stata «Nessuno si è mai lamentato» (clicca qui).

Ringraziamo sentitamente l'Architetto Sciarini per lo spontaneo interessamento a questa triste vicenda. Speriamo che la sua lettera abbia successo!

martedì 31 maggio 2016

Tutte le cifre sugli AUTOVELOX



E' oramai da qualche anno che Comabbio ha trovato negli autovelox la gallina dalle uova d'oro. Solo negli ultimi anni, grazie ad essi, a Comabbio si sono spesi milioni e milioni di euro in infrastrutture nuove di zecca pagati coi quattrini razzolati dagli incauti automobilisti.

Nonostante siano passati anni, c'è sempre qualcuno che o non lo sa o si dimentica, prende la multa e, sì facendo, va ad ingrassare le già obese casse del Comune di Comabbio.

Già autorevoli giornalisti (fra cui firme de La Provincia di Varese, Varesenews, Il Sole 24 ore) hanno sottolineato lo stravagante caso del nostro paese, un Comune che con un bilancio di poco meno di 1 milione e mezzo di euro l'anno, è in grado di costruire strade, parcheggi, cooperative, marciapiedi per un valore totale enormemente superiore alle sue reali capacità economiche.

Ma dopo tutti questi anni, quanto rendono gli autovelox al Comune di Comabbio? E' diminuito l'introito o si è mantenuto costante?

E' il Bilancio che può rispondere a questa semplice domanda.

Nell'anno 2015 apprendiamo che il Comune ha incassato 750.000 € di multe. Per avere un'ordine di idee, tutte le tasse pagate dai Comabbiesi nel 2015 hanno reso al Comune «solo» 500.000 €.

In pratica, se fosse possibile si potrebbero azzerare le tasse comunali e sostituirle con le multe.

Ma 750.000 € sono solo le multe «pagate». Vi sono ulteriori 650.000 € non ancora riscossi. Molti sono i ricorsi, molte sono le procedure di recupero coatto delle somme... non è facile. Tuttavia, ogni anno il Comune può contare non solo sulle multe emesse nell'anno corrente, ma anche su quelle degli anni passati che vengono, finalmente, pagate dagli automobilisti. Alcune risalgono addirittura a quasi dieci anni fa.

Una considerazione a parte merita il modo con cui queste enormi somme sono state amministrate negli anni passati. La cosa che lascia stupiti è che, mentre negli altri comuni il problema era sempre dove trovare i danari, a Comabbio per anni il problema è stato dove metterli.

Il modo con cui una parte è stata spesa è evidente (ex Cooperativa, nuovo palazzo municipale, strade, marciapiedi, parcheggi, dissuasori stradali etc.)... eppure ogni anno c'erano eccedenze.

Tutto ciò ha generato una situazione più unica che rara: il Comune di Comabbio vantava, alla fine del 2015, 3.145.000 € di avanzo di amministrazione. Una cifra enorme.

La cosa divertente è che, per effetto del Patto di Stabilità tanto caro all'Amministrazione, una grossa parte di questi danari è oggi vincolata da norme che ne limitano fortemente la fruibilità. Ma questo non è tanto colpa del Patto di Stabilità, ma del modo con cui quei capitali sono stati amministrati in passato.

L'errore cruciale è stato pensare che un'amministrazione comunale «virtuosa» fosse un'amministrazione che, a fine anno, avanzasse un tesoretto. E non importa se quel tesoretto, di anno in anno, diventasse gigantesco.

E' un errore. In linea di massima, un comune può, talvolta, avanzare qualcosa. Ma solo se ha in mente un preciso progetto e non ha intenzione di contrarre un mutuo per realizzarlo. A Comabbio, invece, si accantonava senza un preciso scopo.

L'Amministrazione «virtuosa» è quella che, ogni anno, raggiunge il pareggio di bilancio: tanto incassa, tanto spende.

Il fatto che, ad oggi, il Comune vanti «risparmi» milionari significa solo una cosa: che non ha saputo come gestire quell'enorme liquidità. A maggior ragione se pensiamo che, tutt'oggi, interi capitoli del Bilancio sono a 0 €, altri sono sotto-finanziati.

In sostanza: la colpa non è del Patto di Stabilità, ma negli enormi squilibri esistenti nella spesa pubblica comabbiese. Capitoli come le così dette «spese in conto capitale» (ossia gli investimenti in infrastrutture) sono tutt'oggi gonfi di soldi fino a scoppiare, mentre il settore sociale, culturale, dei servizi scolastici (ad esempio) piangono miseria. 

Per spiegarlo con un esempio, è come se un padre di famiglia con un reddito di 15.000 € l'anno, tutt'a un tratto vincesse 100.000 € al Superenalotto, l'anno dopo ancora e così via. Ma, invece che spendere quei soldi in più per l'istruzione dei suoi figli, per ristrutturare la casa, per le cure mediche, comprasse ogni anno un'auto nuova e una vacanza in alberghi 5 stelle per tutta la famiglia. I figli non hanno soldi per comprare i libri scolastici, la moglie si ammala, la casa cade a pezzi, ma il padre di famiglia, ogni anno, invece che usare parte dei soldi che regolarmente vince al Superenalotto per curare la moglie, la casa o i figli, li spende ancora ostinatamente per l'auto nuova e le vacanza, e buona parte li lascia in banca. Un giorno arriva una crisi bancaria, i suoi risparmi vengono congelati e, per di più, in parlamento passa una legge per cui le vincite al Superenalotto potranno, da quel momento in poi, essere spese solo per auto nuove e vacanze di lusso. Il padre di famiglia, da quel momento, è formalmente ricco, ha un conto corrente gonfio di soldi che però non può spendere, ha una splendida auto nuova ogni anno, fa vacanze da sogno ogni agosto... ma continuerà a lungo ad avere una moglie ammalata, figli ignoranti e una casa fatiscente.

Decisamente, poteva amministrare meglio i suoi soldi.

sabato 21 maggio 2016

mercoledì 11 maggio 2016

La Matematica non è un'Opinione


Finora si sono celebrati 9 Consigli Comunali. In tutto 83 punti all'ordine del giorno, di cui: 

73 (87,9%) proposti dalla Maggioranza
10 (12,1%) da noi. 

Noi abbiamo votato:

15 volte contrari
19 volte astenuti
49 volte a favore.

Cioè:

18,1% contrari
22,9% astenuti
59% a favore.

Sulle proposte presentate dalla Maggioranza (finora 73), così abbiamo votato:

15 volte contrari
19 volte astenuti
39 volte a favore


Cioè:

20,5% contrari
26% astenuti
53,5% a favore.

Sulle proposte presentate da noi (finora 10), la Maggioranza ha votato così:

9 volte contrari
1 volta astenuti
0 volte a favore

Cioè:

90% contrari
10% astenuti
0% a favore.

venerdì 6 maggio 2016

La Banda del Buco



Dopo tanta insistenza da parte nostra, finalmente qualcosa si è mosso. L'Amministrazione ha intenzione di far sistemare quei benedetti marciapiedi della Superstrada Statale 629, quelli che uniscono le vie Cima, Metà e Sotto Campagna!

Fra buchi profondi diversi centimetri e strati di asfalto sgretolato, quei marciapiedi costituivano un pericolo pubblico non indifferente.


Esempio del vergognoso stato d'incuria dei marciapiedi

La vicenda dura da 2 anni, almeno. Il 6 giugno 2014, infatti, dieci giorni dopo le elezioni, i Giovani Per Comabbio avevano presentato al Consiglio Comunale una formale richiesta di intervento, che era stata bocciata categoricamente (clicca qui).

Non ci siamo persi d'animo. Il 27 ottobre 2015 abbiamo scritto all'Ufficio Tecnico per chiedere di chi fossero quei marciapiedi: dell'ANAS o del Comune? Vi era, infatti, molta confusione al riguardo. La risposta, datata 2 novembre 2015, fu: sono di competenza dell'ANAS (vedi documento pubblicato in fondo all'articolo).

A quel punto, visto che ci era stato più e più volte riferito che il Comune di Comabbio aveva fatto richiesta all'ANAS senza ottenerne risposta, a nostra volta abbiamo fatto richiesta di visionare i documenti che dimostravano tale circostanza (10 novembre 2015). La risposta che ci è giunta è stata: non ne esistono (30 novembre 2015).

Stupiti e divertiti, abbiamo appreso (sempre dalla risposta ricevuta il 30 novembre) che il solo foglio di carta che il Comune era in grado di produrre al riguardo era datato 16 novembre 2015, cioè 6 giorni dopo la nostra richiesta di vedere gli atti, ed era una domanda di intervento avanzata dal Comune all'ANAS. Eravamo giunti alle comiche.

Nonostante tutto, a furia di insistere alla fine siamo riusciti a «costringere» l'Amministrazione ad intervenire. Il 27 aprile 2016, infatti, l'Ufficio Tecnico del Comune di Comabbio ha disposto una perizia a sue spese sui marciapiedi, stanziando la somma di € 250,35 (per visionare il documento, clicca qui).


Che altro aggiungere?

mercoledì 4 maggio 2016

Questo matrimonio non s'ha da fare


Nel 1927 il Duce Cav. Benito Mussolini introduceva in Italia la tassa sul celibato, un balzello che toccava a tutti coloro che non si erano ancora sposati (oltre 100 lire a celibe).

A distanza di quasi un secolo, le cose sono nettamente cambiate. A Comabbio, ad esempio, da mercoledì scorso pagheranno quanti intenderanno sposarsi.

Eh già... non bastavano l'IMU, la TASI, la TARI, l'IRPEF, le bollette, il mutuo, gli stipendi da fame, la disoccupazione, l'asilo, la mensa, i magrissimi assegni famigliari etc. ad allontanare i cittadini dal matrimonio e dalla famiglia... mancava, giust'appunto, un tributo per quanti vorranno sposarsi civilmente.

Infatti, col Consiglio Comunale del 27 aprile 2016 è stato varato un nuovo Regolamento Comunale per la Celebrazione dei Matrimoni Civili che stabilisce una forma di 'rimborso spese' che toccherà pagare a quanti vorranno sposarsi civilmente.

Ma a quanto ammonta questo nuovo balzello? Esso andrà da un minimo di 50 € (se il matrimonio è celebrato nei giorni infrasettimanali), a 150 € (sabato o domenica, festivi o prefestivi), fino a 300 € per il pacchetto 'deluxe' (se celebrato in villa Montevecchio-Barilli). Peggio andrà ai non residenti: il minimo è 200 € (infrasettimanale), 300 € di sabato o domenica, festivi e prefestivi, idem per il pacchetto 'deluxe' in villa Montevecchio-Barilli.

Che cosa accadrebbe se i piccioncini decidessero di sposarsi in un'altra villa che non sia la Montevecchio-Barilli? Meglio non chiederselo, già non si comprende perché inserire in un Regolamento Comunale una villa di proprietà di privati...

Il suddetto Regolamento ha anche dei lati, se vogliamo, più 'comici'. Ad esempio, interviene su uno degli aspetti più tediosi del matrimonio civile: la durata. E' arcinoto che tale liturgia duri ore ed ore... il Regolamento stabilisce, finalmente, che il matrimonio civile non potrà durare più di mezz'ora. Qualora al 31° minuto vi fossero ancora invitati intenti a lanciare riso e petali di rosa, l'area verrà prontamente sgomberata con lancio di fumogeni e polizia in assetto anti-sommossa.

Viene da domandarsi: da quando per godere di un diritto costituzionalmente garantito come la libertà di matrimonio è obbligatorio pagare?

Questo nuovo Regolamento, che a tratti (come si è visto) ha del comico, è solo uno dei tanti che abbiamo dovuto votare all'ultimo Consiglio Comunale. Ben 4, fra cui spicca il nuovissimo Regolamento per l'uso dei locali e delle strutture di proprietà comunali. Anche in questo caso, si stabilisce che quanti vorranno utilizzare uno spazio pubblico (come, ad esempio, la sala convegni nella ex-Cooperativa), dovranno pagare. Con buona pace del centro anziani e del 'centro di aggregazione' con cui fu pubblicizzata la ex-Cooperativa qualche anno fa.

I prezzi non sono poi altissimi: l'affitto della sala convegni nell'ex-Cooperativa costa da 50 a 70 € per una giornata, 5 € all'ora per la palestra, fino a 30 € per 3 ore nella sala biblioteca.

Questo ritrovato istinto legislatore della Maggioranza ci ha lasciato alquanto sgomenti. Non perché si tratti di qualcosa di assolutamente nuovo (di solito si parla di 'volere superiore' o di 'ce lo chiede lo Stato'), ma perché si ravvisa in esso una forte tendenza a fare cassa, cioè a raggranellare quanti più danari possibile.

Ci lascia sgomenti dal momento che il Comune di Comabbio (Patto di Stabilità sì, Patto di Stabilità no) è ricchissimo! Si sono appena spesi 2.4 milioni di euro per la ex-Cooperativa, centinaia di migliaia di euro in parcheggi, marciapiedi, dissuasori stradali, quasi mezzo milione per la Pelada. Tra poco si spenderanno quasi 300.000 € per una nuova strada e 100.000 € per l'ennesimo parcheggio... e l'Amministrazione si cura di raggranellare 100 € per celebrare un matrimonio civile o per affittare uno spazio pubblico ad un privato?

In un Comune ricco come il nostro non si dovrebbe pagare per sposarsi, ma essere pagati per farlo; non si dovrebbe pagare un rimborso spese per l'utilizzo di una sala pubblica, dovrebbe essere gratis! Certo, in un Comune ricco come il nostro dove le risorse sono impiegate per il meglio...

sabato 23 aprile 2016

Consiglio Comunale - 27 aprile 2016



Mercoledì 27 aprile 2016 alle ore 20.30, si riunisce nuovamente il Consiglio Comunale.

All'ordine del giorno moltissima carne al fuoco: IMU, TARI, addizionale IRPEF, un certo numero di regolamenti, ma soprattutto il Bilancio di Previsione 2016/2018. Si tratta di un Consiglio durante il quale verranno prese molte decisioni che influiranno sulla vita dei cittadini.

Come al solito, rinnoviamo il nostro invito a partecipare!

martedì 1 dicembre 2015

Consiglio Comunale del 26 novembre 2015 - COME ABBIAMO VOTATO


Al primo punto dell'ordine del giorno l'approvazione dei verbale della seduta precedente, con il nostro voto favorevole.

Al secondo e al terzo punto le questioni principali di questa seduta: le variazioni al Bilancio 2015.

Le variazioni vengono proposte nell'ipotesi di un radicale cambiamento nel meccanismo del Patto di Stabilità, che permetta finalmente ai Comuni di utilizzare l'avanzo per finanziare investimenti.

Si tratta di variazioni consistenti, con finanziamenti importanti in diversi settori (viabilità, scuola, interventi sul territorio...).

Tuttavia, si trattava di 'ipotesi' di finanziamento, pertanto, sui due punti in questione, ci siamo astenuti.

Al quarto punto l'approvazione del Regolamento per la determinazione e ripartizione del fondo per la progettazione e l'innovazione, testo approvato anche con il nostro voto favorevole.

Il quinto punto, riguardante lo schema di convenzione con il Comune di Ternate per la gestione associata delle acquisizioni di beni, servizi, è stata rinviato su invito del Sindaco stesso.


Con il sesto punto, è stato approvato un testo che prevede che il Comune di Comabbio versi al Comune di Travedona Monate € 400,00 per ogni alunno di Comabbio frequentante la scuola secondaria di primo grado di Travedona, come corrispettivo dei servizi erogati. La questione è dal nostro punto di vista da approfondire, pertanto ci siamo astenuti.


Qui di seguito le statistiche di voto aggiornate all'ultimo Consiglio Comunale:

Finora si sono celebrati 8 Consigli Comunali. In tutto 67 punti all'ordine del giorno, di cui 

57 (85%) proposti dalla Maggioranza
10 (15%) da noi. 

Noi abbiamo votato:

11 volte contrari
15 volte astenuti
41 volte a favore.

Cioè:

16,4% contrari
22,4% astenuti
61,2% a favore.

Sulle proposte presentate dalla Maggioranza (finora 57), così abbiamo votato:

11 volte contrari
15 volte astenuti
31 volte a favore


Cioè:

19,3% contrari
26,3% astenuti
54,4% a favore.

Sulle proposte presentate da noi (finora 10), la Maggioranza ha votato così:

9 volte contrari
1 volta astenuti
0 volte a favore

Cioè:

90% contrari
10% astenuti
0% a favore.

sabato 3 ottobre 2015

La Maggioranza FRANA


Il 16 novembre 2014 (clicca qui), abbiamo denunciato, su questo stesso sito internet, il pericolo di frane a Comabbio e abbiamo sollecitato l'Amministrazione a rendere noto quali interventi avesse in progetto per limitare tale rischio. La risposta che abbiamo ottenuto è stata un'accusa di «inutile allarmismo».


Visto che la nostra denuncia aveva avuto un notevole seguito fra i cittadini, per paura di fare brutta figura l'Amministrazione, ad agosto di quest'anno, aveva inserito a bilancio 400.000 € «fantasma», provenienti da bandi regionali e provinciali a cui lo stesso Comune non aveva partecipato (clicca qui). Era come se l'Amministrazione avesse messo a bilancio la «promessa» di trovare i denari necessari a fare i lavori di messa in sicurezza della Pelada.


Scoperto il «trucco», avevamo prontamente denunciato il fattaccio, accusando l'Amministrazione di sottovalutare il problema e di cercare di salvarsi la faccia con un espediente di bilancio.


La nostra denuncia ha avuto anch'essa una grande risonanza ed è stata la prima brutta figura fatta dall'Amministrazione su questo tema. Quest'ultima ha cercato di limitare i danni pubblicando (in tiratura assai limitata) un volantino in cui cercava di giustificarsi di fronte ai cittadini, paventando addirittura la possibilità che il Comune partecipasse ad un bando Europeo.


Al Consiglio Comunale del 29 settembre 2015, l'Amministrazione ne è uscita umiliata. Dopo aver per lungo tempo strombazzato ai quattro venti che la situazione è monitorata e non ci sono pericoli, è stata pienamente sbugiardata da una relazione presentata dal geologo dott. Parmigiani accompagnata da un «Verbale di Accertamento Urgenza» firmato dal tecnico geom. Balzarini, nel quale si afferma che la situazione non solo è «preoccupante», non solo sussiste un «elevato rischio di dissesto», ma addirittura che i lavori da noi tanto invocati sono «URGENTI», «a salvaguardia della pubblica incolumità» (quest'ultima frase addirittura in neretto!).


Di seguito pubblichiamo il documento completo.


Le umiliazioni per la Maggioranza non sono finite qui. Data l'urgenza, con una modifica al Bilancio l'Amministrazione è stata costretta a inserire 400.000 € provenienti dall'avanzo di amministrazione, questa volta «reali». Si provvederà, dunque, ad intervenire con quella somma all'istallazione di reti para-massi. Alla faccia delle rigidità imposte dal «Patto di Stabilità». Per mesi le risposte dell'Amministrazione alle nostre sollecitazioni sono state delle più disparate: «Non ci sono soldi», «State facendo dell'inutile allarmismo», «State strumentalizzando il tema», «Non abbiamo risorse in bilancio». Ogni volta rispondevano a noi e ai cittadini che avrebbero partecipato a questo o a quel bando regionale, provinciale, nazionale, addirittura europeo. Per poi, alla fine, scoprire che i famosi 400.000 € erano sempre stati sul conto corrente del Comune di Comabbio, pronti per essere spesi.


Abbiamo già denunciato la leggerezza con cui l'Amministrazione ha finora trattato questo tema importantissimo, le molte zone d'ombra e le infamanti accuse a noi rivolte di «inutile allarmismo».

Non ci sembra di dover aggiungere altro.

giovedì 6 agosto 2015

Una montagna di BUGIE


Fra le innumerevoli voci che compongono il Bilancio di Previsione 2015, ne abbiamo trovata una che ha subito attratto la nostra attenzione.
Il Comune di Comabbio ha «stanziato» ben 400.000 € per mettere in sicurezza la Pelada da eventuali frane.

Ne siamo rimasti molto contenti: da sempre sosteniamo che tale intervento sia di vitale importanza, e da ben prima della Maggioranza abbiamo portato l'attenzione pubblica sul tema (clicca qui, per esempio).

Tuttavia, quello che abbiamo scoperto è stata un'amara delusione.

Innanzitutto, abbiamo chiesto un supporto digitale contenente il progetto elaborato dal geologo dott. Parmigiani di messa in sicurezza della Pelada.


Poi abbiamo accertato la provenienza dei fondi destinati alla realizzazione del progetto.

Nel Bilancio troviamo scritto che questi 400.000 € dovrebbero essere erogati, rispettivamente: 250.000 € dalla Provincia, 150.000 € dalla Regione.

Non è specificato secondo quali modalità, e neppure se simili contributi siano stati effettivamente erogati dai due enti e già disponibili sul conto corrente del Comune di Comabbio.

Allora scriviamo all'Ufficio Tecnico chiedendo chiarimenti in merito, e la risposta che ci giunge è la seguente:


«Per il finanziamento dell’opera è stata considerata la possibilità di accedere, anzitutto, al contributo del bando (annuale), forestale provinciale, ai sensi della L.R. 31 del 05/12/2008. 
In secondo luogo, la Regione Lombardia  - a seguito delle segnalazioni inviate da questo Ente, come validate dallo STER di Varese - dovrebbe (il condizionale è d’obbligo), erogare ulteriori contributi. 
Un’ulteriore possibilità potrebbe derivare dall’auspicabile modifica del vincolo del patto di stabilità (per questa tipologia di interventi): in questo caso si provvederà a modificare la tipologia di finanziamento».



A quel punto contattiamo il responsabile del Bando Provinciale cui l'Ufficio Tecnico fa riferimento, e scopriamo che non solo il Comune di Comabbio non ha mai fatto richiesta del contributo, ma addirittura che il Bando Provinciale in questione è scaduto da più di un mese e non vi sono state proroghe!

E in Regione? Dai nostri accertamenti non è emersa alcuna richiesta di contributi da parte del Comune.

Non solo, ma dato che siamo in agosto, ci è stato confermato da più parti che il Comune di Comabbio non riuscirà a vedere neanche un euro nel 2015!

Giunti in Consiglio Comunale, abbiamo esposto il risultato delle nostre ricerche. La Maggioranza, ovviamente, non è stata in grado di giustificare in modo esaustivo come mai abbia messo a bilancio 400.000 € fantasma. Ha ammesso, come se nulla fosse, che tutto ciò che avevamo scoperto fosse vero: quei soldi non sarebbero mai arrivati. L'unica spiegazione ci è stata fornita dal sig. Sindaco che riassumeremo in breve: «Non abbiamo aderito al bando della Provincia perché temevamo di ricevere fondi insufficienti ad effettuare gli interventi in nostro progetto. Ci riserviamo di aderire in futuro». E dato che in Regione ci hanno confermato che nessun contributo potrà essere erogato entro l'anno, l'unica speranza è risposta nel Governo: solo uno sblocco del Patto di Stabilità consentirebbe al Comune di disporre della somma. Ma ad oggi questa eventualità è pura «fantascienza».

Il motivo del nostro risentimento è semplice: è come se l'Amministrazione avesse messo a bilancio che sistemerà la Pelada con 400.000 € provenienti da una vincita alla lotteria, senza aver neppure giocato il biglietto. Dato che, allo stato attuale, le possibilità per il Comune di disporre della somma è pari alla probabilità di vincere 400.000 € al Superenalotto. E una simile probabilità varrebbe solamente nel caso in cui il Comune facesse una regolare domanda, cosa che, allo stato attuale, non è ancora stata fatta!

Se questo è il modo approssimativo con cui la Maggioranza redige i bilanci del Comune di Comabbio...

Il nostro giudizio è il seguente: l'Amministrazione ha goffamente cercato di fare bella figura coi cittadini, dicendo «Abbiamo messo a bilancio 400.000 € per mettere in sicurezza la Pelada!», senza avere la minima possibilità di realizzare quanto pubblicizzato.

E dato che non stiamo parlando di un capriccio, ma di un tema che assume sempre più i connotati dell'emergenza, ci si aspetterebbe da parte della Maggioranza un maggior grado di serietà. 


Come abbiamo dichiarato in Consiglio Comunale, negli anni passati ci sono sempre state altre «priorità» per la Maggioranza a scapito del problema della sicurezza della Pelada e delle aree circostanti. Recentemente (complice gli ultimi eventi calamitosi e complice qualche nostro scritto al riguardo), il tema è diventato di stretta attualità. La risposta che continuamente riceviamo dall'Amministrazione è: «La situazione è costantemente monitorata». E' vero. Ma non ci accontentiamo di sapere quanto sia monitorata: è importante intervenire. E, possibilmente, con risposte concrete, non con stanziamenti «fantasma».

venerdì 31 luglio 2015

Chi tace (non) acconsente



Il 29 luglio scorso, al Consiglio Comunale, vi erano ben 14 punti all'ordine del giorno, molti dei quali di grande interesse per i cittadini. In sostanza, è stata votata quasi tutta la tassazione comunale per il 2015, più una nostra mozione. Vediamo nel dettaglio:



Il 1° punto riguardava, come di consueto, l'approvazione dei verbali della seduta precedente.

Il 2° punto non prevedeva alcuna votazione: era semplicemente una comunicazione che riguardava il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi del 2014, una formalità.

Il 3° punto consisteva in alcune piccole modifiche al Regolamento Comunale per la IUC. Il Comune doveva semplicemente recepire delle disposizioni dettate dal Governo. Abbiamo votato a favore.

Il 4° punto era l'approvazione del piano finanziario per la TARI 2015, la tassa rifiuti. Dato che il Governo costringe i comuni a finanziare interamente il costo di gestione dei rifiuti tramite la TARI, non vi era alcuna possibilità di diminuire il tributo, considerato poi che il ciclo dei rifiuti viene oggi gestito per mezzo di una convenzione fra vari comuni che vede Sesto Calende come capofila. Pertanto abbiamo votato a favore. E, di conseguenza, abbiamo votato a favore anche del punto successivo, il 5°.



Il 6° punto era la determinazione delle aliquote IMU per l'anno corrente. Si è sostanzialmente confermato le stesse aliquote dell'anno passato. Su questo punto ci siamo astenuti.


Il 7° punto riguardava l'aliquota TASI per l'anno corrente...

venerdì 19 giugno 2015

mercoledì 17 giugno 2015

Ci risiamo...



Il 16 novembre dell'anno scorso (clicca qui), su questo stesso sito internet avevamo segnalato la manifesta inefficienza del sistema di scolo delle acque piovane a Comabbio.

In quei giorni, infatti, a causa delle massicce precipitazioni, si erano verificati consistenti allagamenti di giardini e cantine, esplosioni di tombini, allagamenti di strade ed esondazioni di corsi d'acqua secondari.

All'epoca l'Amministrazione liquidò la nostra segnalazione affermando che si trattasse di eventi «straordinari», accusandoci di «inutile allarmismo».

L'evento «straordinario», neanche a farlo apposta, si è ripetuto a distanza di 7 mesi, e questa volta con maggiore violenza. 

Per questo motivo abbiamo scritto un'interrogazione al sig. Sindaco per chiedere quali interventi abbia in progetto con l'intento di mitigare gli effetti di simili eventi, quali ammodernamenti del sistema di scolo delle acque piovane o quali manutenzioni straordinarie.

E' giunto il momento, vista l'oggettività dei fatti accaduti, che si cominci a prendere sul serio quello che è oramai un fatto incontestabile: il sistema di scolo non è adeguato.

I casi sono due: o l'Amministrazione intende continuare a ricevere lamentele e richieste di risarcimento danni per i prossimi 4 anni, oppure interviene in modo risolutivo.

Come sempre, rinnoviamo la nostra disponibilità a discutere con l'Amministrazione delle possibili soluzioni.

sabato 13 giugno 2015

Lucio Fontana - EPILOGO


Di recente, abbiamo appreso che l'Amministrazione, insieme alla Fondazione Lucio Fontana e col patrocinio della Regione Lombardia, ha indetto una mostra fotografica e documentaria su Lucio Fontana in occasione dell'inaugurazione della Sala Polivalente che si terrà sabato 20 giugno 2015 alle ore 18.00 (clicca qui). 

Dal momento che si tratta di un'ottima idea, non possiamo che fare i nostri più sinceri complimenti all'Amministrazione.

Il valorizzare la figura del grande artista comabbiese è sempre stato un nostro pallino, fin dalle scorse elezioni.
Prova ne è il gran numero di articoli che abbiamo pubblicato al riguardo, nei quali insistevamo affinché l'Amministrazione organizzasse una mostra personale in vista dell'EXPO:

2 maggio 2014: «PROGRAMMA ELETTORALE - Lucio Fontana» (clicca qui)
4 novembre 2014: «Lucio Fontana (parte 2)» (clicca qui)
7 marzo 2015: «Buone notizie» (clicca qui).

Il 13 maggio 2014, quando presentammo la lista presso la Sala Consigliare del Comune, passammo quasi 10 minuti ad illustrare ai presenti i nostri progetti per la valorizzazione della figura del grande artista comabbiese, fra cui una mostra in occasione dell'EXPO con il contributo della Fondazione Lucio Fontana, da tenersi nella sala polivalente del nuovo edificio ex Cooperativa. All'epoca fummo i soli a proporre un'idea simile (qui di seguito il video, minuto 11).


Tempo dopo, parlandone con alcuni membri della Maggioranza, avevamo insistito affinché l'Amministrazione organizzasse una mostra proponendo di discuterne insieme (visto che non ci sembrava giusto proporre senza darci da fare in prima persona), ma ricevendo in cambio un secco NO.

Oggi, questa nostro sogno si è finalmente realizzato e ne siamo assolutamente fieri. E' bello constatare che, una volta tanto, le nostre idee vengano messe in pratica e non soltanto cestinate.

sabato 6 giugno 2015

La Coop sei tu (Parte 2)


Pubblichiamo la risposta dell'Ufficio Tecnico alle nostre domande circa lo stato dei lavori del nuovo edificio ex-Cooperativa (clicca qui) datate 5 febbraio 2015, da cui abbiamo tratto le informazioni per gli articoli contenuti nell'ultimo numero di Giovani News (clicca qui).



Qui di seguito la risposta alla nostra richiesta di ulteriori chiarimenti:


venerdì 5 giugno 2015

Ridiamoci su...

Il 7 febbraio di quest'anno abbiamo presentato una mozione per chiedere la rimozione delle telecamere di sorveglianza recentemente istallate sul muro della cappelletta della Madonnina (clicca qui).

Il 30 aprile di quest'anno la mozione è stata messa ai voti al Consiglio Comunale e bocciata categoricamente. La motivazione fu: «Nessuno si è mai lamentato» (clicca qui).

Oggi due tecnici stavano lavorando alla cappelletta per spostare i cavi delle telecamere in un punto «meno visibile» della cappelletta stessa (con ulteriore aggravio di spesa per i cittadini).

Interpellati, essi ci hanno riferito di essere stati mandati dall'Amministrazione per via delle numerose lamentele giunte in Comune. 



E meno male che «Nessuno si è mai lamentato».

Fra l'altro, come abbiamo già fatto notare, è abbastanza curioso che sull'edificio viga il divieto di affissione ai sensi dell'art. 663 del Codice Penale, nello stesso momento in cui l'Amministrazione trapana, istalla fili elettrici, antenne, contatori e chi più ne ha più ne metta... Ma la Legge non era forse uguale per tutti?