lunedì 1 settembre 2014

Consiglio Comunale 28 agosto 2014


Si entra nel vivo con il secondo Consiglio Comunale di questo mandato, un Consiglio Comunale ricco di ordini del giorno ed incentrato sull’approvazione del Bilancio di Previsione del 2014. Ben 11 erano i punti dell'Ordine del Giorno, molti dei quali interessano il cittadino proprio in ciò che gli è più caro, ossia il portafogli. Chiediamo al lettore uno sforzo supplementare, perché la materia è anche per noi assai complicata. Ma andiamo con ordine.
Il primo punto consisteva nell’approvazione dei verbali della seduta precedente, una formalità di rito.
Il secondo punto riguardava l’approvazione del Regolamento Comunale per la disciplina dell’Imposta Unica Comunale, la quale è composta dalle tre ben note imposte: IMU (Imposta Municipale Propria), TASI (Tributo Comunale per i Servizi Indivisibili, la novità 2014) e TARI (Tassa sui Rifiuti, praticamente la TARES dello scorso anno). In materia di tasse, lo Stato sta veramente cercando di far confondere le idee a cittadini ed amministratori. In sostanza, per farla semplice, la IUC (Imposta Unica Comunale) ha assunto la conformazione di un trifoglio (i cui petali sono la IMU, la TASI e la TARI).
Trattandosi di regolamenti imposti dagli organi superiori che il Comune di Comabbio è obbligato a recepire, abbiamo votato favorevolmente.
Il terzo punto consisteva nell’Esame del Piano Finanziario della Tassa Rifiuti (TARI) per l’anno 2014 ed è stato approvato anche col nostro voto. Attualmente, infatti, il Comune di Comabbio è impegnato in una Convenzione con altri 31 comuni della Provincia di Varese che vede Sesto Calende come capofila, la quale ha come obiettivo lo sviluppo di un sistema coordinato di gestione dei rifiuti.
Sempre nell'ambito della gestione dei rifiuti, legati al tema della TARI, ed approvati dal Consiglio all'unanimità, erano anche il quarto punto, circa le determinazioni delle tariffe della Tassa Rifiuti per l’anno 2014, la quale, per legge, deve coprire interamente il ciclo di gestione dei rifiuti, e il nono punto che richiedeva la modifica di un articolo della Convenzione stessa. Abbiamo votato a favore per il semplice fatto che tutto ciò è imposto dallo Stato, ossia quest'ultimo costringe i Comuni a coprire interamente le spese di tutta la gestione dei rifiuti. Pertanto non vi era margine per alzare o diminuire quanto dovranno pagare i cittadini.
Veniamo al quinto punto, quello riguardante la novità del 2014, la TASI, il Tributo Comunale per i Servizi Indivisibili, la quale concorre a finanziare le spese per la gestione dei Servizi Indivisibili (Polizia Municipale, Viabilità, Circolazione Stradale, Illuminazione Pubblica, Parchi e Tutela Ambientale del Verde, altri servizi relativi al territorio e ambiente). Questa imposta concorre a finanziare questi servizi, ossia non si prefigge di coprirne interamente i costi, ma solo una buona parte. Infatti, era impossibile per il Comune di Comabbio finanziarli interamente con la sola TASI, perché avrebbe ben sforato le aliquote massime.
In effetti si tratta del primo punto sul quale l’Amministrazione ha potuto compiere delle decisioni in ordine sia ai servizi da finanziare, sia alla percentuale di copertura dei costi di gestione degli stessi mediante il gettito della TASI. Ossia, più semplicemente, era il primo punto dell'Ordine del Giorno su cui l'Amministrazione poteva effettivamente decidere quanto far pagare ai cittadini. L’aliquota fissata è del 2 per mille, più vicina all’aliquota massima applicabile (2,5 per mille) che a quella base di legge (1 per mille). Data la difficoltà nel reperire i fondi necessari alla gestione dei servizi, anche a fronte del taglio di trasferimenti statali, comprendiamo la necessità di «sfruttare» questa leva per salvare gli equilibri di bilancio. Tuttavia ci sembra troppo semplice dire «lo Stato ci dà sempre meno soldi, quindi noi andiamo a prenderli dai cittadini»; bisogna, a nostro avviso, fare ogni sforzo per contenere le spese. E non abbiamo visto, finora, elementi significativi in questa direzione. Pertanto il nostro voto è stato di astensione, dal momento che siamo coerenti col nostro Programma Elettorale 2014, nel quale (Capitolo Lavoro e Sviluppo, punto 2) sostenevamo la necessità di contenere la tassazione ricorrendo ad ogni espediente consentito. Abbiamo promesso ai cittadini che ci saremmo adoperati per evitare qualunque aumento della tassazione comunale, e questo stiamo facendo. E siamo stati i soli ad opporci.
Al sesto punto l’Amministrazione ha voluto confermare l’addizionale IRPEF al 3 per mille con esenzione che riguarda i redditi inferiori a € 15000 lordi. Anche su questo punto pesa la necessità di trovare equilibri di bilancio. D’altra parte, viste le esperienze degli anni passati, ci aspettavamo qualche forma di progressività nell’applicazione, ovvero un modo per incidere in misura minore sui redditi medio-bassi a parità di gettito. Insomma un po’ più di coraggio con l’esperienza di tanti anni alle spalle. Conseguentemente, su questo punto ci siamo astenuti, ancora una volta richiamandoci al nostro Programma Elettorale 2014. E siamo stati, ancora una volta, i soli ad opporci.
Approvato anche da noi il settimo punto, riguardante gli oneri connessi con le attività in materia di status degli Amministratori locali nel rispetto dell’invarianza di spesa, ossia gli emolumenti spettanti a Sindaco, Assessori e Consiglieri che, secondo il decreto DelRio, vengono diminuiti.
E poi all’ottavo punto il Bilancio di Previsione del 2014, l’atto fondamentale per il 2014 che rappresenta l’attuazione del programma elettorale e di quello di mandato dell'Amministrazione odierna. Il nostro programma elettorale, su molti aspetti, era ragionevolmente differente da quello dell’attuale Amministrazione, e tutti i nostri emendamenti al programma di mandato sono stati respinti. Per coerenza, non potevamo approvare un documento che andava in buona parte contro i nostri indirizzi, anche a fronte della bocciatura dei nostri emendamentifatta dalla Maggioranza nello scorso Consiglio Comunale. Il nostro voto sul Bilancio 2014 è stato, dunque, contrario.
Il decimo punto riguardava l’approvazione, anche noi favorevoli visto che era contemplato anche nel nostro Programma Elettorale 2014 (capitolo Infrastrutturee Sicurezza, punto 2), del regolamento della videosorveglianza sul territorio comunale. Tale regolamento garantisce il diritto alla privacy ed individua le figure addette nonché le modalità secondo le quali il servizio verrà effettuato. Restano ancora da stabilire le tempistiche per l’avvio del servizio e le ubicazioni delle telecamere. Nella pratica, questo punto dell'Ordine del Giorno andava a colmare una lacuna presente a Comabbio da ormai troppo tempo, ossia la mancanza di una videosorveglianza ch'è già presente, da anni, in moltissimi comuni confinanti.
L’ultimo punto riprendeva il grande tema del Piano di Governo del Territorio, essendo in discussione l’Approvazione della Variante 1 al PGT precedentemente approvato. Si sono prese in esame le controdeduzioni alle proposte presentate da privati ed Enti pubblici. Il voto che ci era richiesto però non riguardava tanto il parere sulle singole proposte, ma su tutto il PGT del Comune di Comabbio, che risulta modificato in maniera minima e tale da non poter cambiare il nostro parere contrario sull’impianto generale. Come pubblicamente dichiarato in campagna elettorale, il nostro parere riguardo il Piano di Governo del Territorio è negativo, e pertanto non potevamo votare a favore di un PGT che è sostanzialmente identico al precedente. Ciò detto, su questo punto il nostro voto è stato contrario, e siamo stati, per l'ennesima volta, i soli ad opporci.

Consiglio Comunale 28 agosto 2014

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