venerdì 14 novembre 2014

Quando si usa la forza...






In quest'immagine e nella precedente è raffigurato il torrente in condizioni normali. In essa è ben visibile lo spesso strato di detriti che si è finora accumulato.


In questa e nella precedente, invece, è raffigurato lo stesso torrente in piena


Essere da soli a combattere una guerra con il Comune deve essere troppo difficile. Sarà questo che avrà pensato il sig. C quando ha deciso, insieme ai suoi vicini, di rivolgersi a noi per cercare supporto.

E noi, ovviamente, ci siamo sentiti in dovere di offrire a lui e ai suoi vicini tutto l'aiuto che siamo in grado di dargli.

Tutto cominciò quando, di fronte alla casa del sig. C, effettuarono dei lavori di ampliamento del torrente che raccoglie le acque provenienti dal laghetto al Purà, dalle colline e dal garage del sig. C. Nell'effettuare questi lavori, qualcosa non fu calcolato bene e, non appena nel torrente si accumularono un po' di detriti, subito, con le prime piogge, il garage del sig. C e quello della vicina furono inondati da più di 30 cm d'acqua.

Da 4 anni a questa parte, il sig. C e i suoi vicini non facevano altro che recarsi in Comune con regolarità a chiedere un intervento di pulizia del torrente. In quattro anni, infatti, il loro garage è stato allagato almeno cinque volte, persino il giorno di Natale del 2013! 

Fosse solo la lentezza con la quale in Comune si decideva ad intervenire ad esasperare il sig. C e vicini, si potrebbe parlare della solita «roba all'italiana». 

Ma in questa vicenda c'è di più: c'è il trattamento che il sig. C e i vicini hanno ricevuto sino a questo momento, fatto di promesse mai realizzate e di frasi aggressive rivolte loro da autorevoli esponenti della Maggioranza. Risposte quali «E lei che ne sa di fiumi e corsi d'acqua?» o «Eh, santo cielo! Cosa vuole che sia!». Invece che provvedere affinché la situazione fosse risolta, l'Amministrazione ha messo in dubbio la propria responsabilità che, invece, è palese: è responsabilità del Comune, infatti, provvedere alla manutenzione del torrente, manutenzione che doveva comprendere la correzione di quell'errore di progettazione che causa al sig. C e vicini simili disagi. 

In fin dei conti, il sig. C e vicini chiedevano pochissimo: chiedevano che una ruspa si recasse sul posto per un paio d'ore e rimuovesse tutti i detriti che si erano accumulati nel torrente (come si vede dalle foto), affinché casa loro smettesse di essere una piccola Venezia con l'acqua alta due volte l'anno.

Il sig. Sindaco (Rovelli) aveva promesso al sig. C che per giugno di quest'anno l'Amministrazione sarebbe intervenuta. Giunti a novembre, nessuno aveva ancora avvistato la tanto desiderata ruspa.  

Il sig. C, a questo punto, ha chiesto a noi di intervenire e noi, per prima cosa, siamo andati a fare un dettagliato sopralluogo per capire in cosa consistesse il problema, cosa che in 4 anni nessuno dell'Amministrazione aveva mai fatto. Poi abbiamo suggerito al sig. C e vicini di scrivere all'Amministrazione una lettera nella quale attribuivano all'Amministrazione qualunque responsabilità per i futuri danni causati alle loro proprietà. Mettere nero su bianco e far protocollare, infatti, è un mezzo molto più potente di qualunque sollecito verbale. 

La lettera, firmata da tutti i vicini e compilata secondo tutti i canoni legali, è stata consegnata e protocollata in Comune alle 11.00 di giovedì 13 novembre 2014. 

Il giorno dopo, alle 9.00 del mattino...



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