Secondo quanto stabilisce l'art. 2 della Legge n. 47
dell'8/02/1948, «Ogni stampato deve indicare il luogo e l’anno
della pubblicazione, nonché il nome e il domicilio dello stampatore
e, se esiste, dell’editore». Sempre secondo quanto stabilisce
l'art. 1 comma 1 della Legge n. 62 del 7/03/2001, «Per
'prodotto editoriale', ai fini della presente legge, si intende il
prodotto realizzato su supporto cartaceo, ivi compreso il libro, o su
supporto informatico, destinato alla pubblicazione o, comunque, alla
diffusione di informazioni presso il pubblico con ogni mezzo, anche
elettronico, o attraverso la radiodiffusione sonora o televisiva, con
esclusione dei prodotti discografici o cinematografici», quindi
anche il volantino appena emesso dall'Amministrazione.
Ci permettiamo di far notare che nel volantino informativo in questione (immagine in alto) non sono presenti queste essenziali indicazioni di legge, a differenza del nostro Giovani News:
Invitiamo
l'Amministrazione a non più stampare in maniera abusiva.
Anche perché, secondo quanto stabilisce l'art. 16 della già citata
Legge n. 47 dell'8/02/1948, «Chiunque intraprenda la
pubblicazione di un giornale o altro periodico senza che sia stata
eseguita la registrazione prescritta dall'art. 5, è punito con la
reclusione fino a due anni o con la multa fino a lire 500.000. La
stessa pena si applica a chiunque pubblica uno stampato non
periodico, dal quale non risulti il nome dell'editore né quello
dello stampatore o nel quale questi siano indicati in modo non
conforme al vero».
Quindi, chiediamo che nel prossimo numero del volantino vi sia nome e indirizzo della tipografia presso cui è stato stampato, oppure la dicitura «Stampato in Proprio» e, come prevede la Legge, che tale affermazione sia dimostrabile.
Quindi, chiediamo che nel prossimo numero del volantino vi sia nome e indirizzo della tipografia presso cui è stato stampato, oppure la dicitura «Stampato in Proprio» e, come prevede la Legge, che tale affermazione sia dimostrabile.
Inoltre,
vorremmo far notare che non è corretto che la Maggioranza
pubblichi un volantino che riguarda la propria azione politica
ponendovi in alto i simboli del Comune di Comabbio. Per il principio di par condicio, vorremmo
che facessero come noi, ossia che il loro volantino recasse il simbolo elettorale con cui si sono presentati alle scorse elezioni amministrative. Non si tratta, infatti, di una comunicazione
ufficiale del Comune di Comabbio, ma di un mezzo di propaganda
politica identico al nostro. Chiediamo che nei successivi numeri del volantino in questione siano tolti i simboli del Comune di Comabbio.
Ci complimentiamo, tuttavia, con l'Amministrazione: finalmente ha seguito il nostro esempio. E' una cosa straordinariamente importante informare i cittadini: costa poco e c'è tutto da guadagnare.
Ci complimentiamo, tuttavia, con l'Amministrazione: finalmente ha seguito il nostro esempio. E' una cosa straordinariamente importante informare i cittadini: costa poco e c'è tutto da guadagnare.
Ma chiediamo che ciò sia fatto nel pieno rispetto della Legge e della par condicio.
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